lunedì 16 febbraio 2009

Notizie dla Villaggio 2009

Lo so, lo so...l'idea era quella di aggiornare il blog in tempo reale per raccontare a tutti cosa succedeva durante il Villaggio 2009, ma non ci siamo riusciti...ci "flagelliamo"?? Ma no anzi, ne approfittiamo per pubblicare il racconto di quei giorni a qualche giorno dal termine di questa nuova fantastica esperienza targata tam tam...Ciao


RACCONTO DI UN “INCONTRO”…

Incontrare una persona può dare un sapore determinante ad un momento che ha la capacità di mutarsi in cambiamento! Proprio in compagnia del prezioso tema dell’incontro alcuni ragazzi del Triennio dei nostri Licei Scientifico e Linguistico Europeo hanno avuto l’occasione unica di viverlo fino in fondo grazie al “Villaggio Tam Tam”, una settimana di vita comunitaria che vuole mettere insieme le nostre realtà quotidiane senza stravolgerle e che quest’anno ha avuto luogo nel convento delle Clarisse a Pollenza.
Qui abbiamo vissuto ventiquattro ore su ventiquattro insieme per quattro cinque giorni, dal 9 al 13 febbraio tra buona cucina, studio, lunghe chiacchierate, scherzi, risate e riflessione. Infatti proprio grazie a due incontri davvero intensi e non senza forti emozioni con una rappresentanza delle suore clarisse, siamo venuti a contatto con una realtà sicuramente molto diversa dalla nostra, una realtà che molte volte viene fraintesa e non compresa, vista come una condizione di prigionia. Noi abbiamo avuto la possibilità di conoscere e capire una scelta dettata da Colui che più di tutti ci ama e si adopera per la nostra felicità. E proprio la felicità si leggeva nei loro occhi, una felicità fatta di pace ed eterea serenità che ha avvolto la loro vita dal giorno in cui hanno risposto “eccomi!” ad una chiamata alla quale non potevano mostrarsi sorde, un “sì!”che ,attraverso un cammino fatto di domande, incertezze e dissidi interiori, le ha condotte alla Fonte stessa della Vita, fatta di preghiera e dedizione assoluta per Dio e per il prossimo. Donne dalla bellezza disarmante, una bellezza che riflette la presenza dell’Amore con la a maiuscola che va oltre ogni barriera o una grata e si realizza in una quotidianità densa, impegnata e soprattutto piena di condivisione di ogni momento della giornata con le sorelle .
Davvero suggestivo è stato partecipare alla preghiera del Vespro, un momento intenso e particolare, sicuramente inusuale per dei giovani. Ritengo senza dubbio una grande fortuna aver ascoltato il loro Incontro più importante, quello con Dio che si è mostrato sotto le vesti di un giovane in treno, che improvvisamente ha parlato alla loro vita sostituendo la vera gioia ad un’esistenza che in confronto non aveva più un reale significato, che appariva come una costrizione alla quale rinunciare, pur con il dolore e la difficoltà che un cambiamento del genere comporta.
Ciò che però può aver stupito maggiormente è stato conoscere la loro simpatia, la loro autoironia e senso dell’umorismo venuto fuori soprattutto nel racconto di un Carnevale molto particolare che ogni anno ha un tema diverso che da alla comunità la possibilità di esprimersi in tutta la sua creatività. C’è da dire però che la stessa creatività è stata sfruttata da alcuni di noi che, in modo molto fantasioso e non meno divertente, hanno trasformato il convento in una ”base speciale dell’FBI”, ponendosi buffe domande sulle clarisse e sul loro pigiama. Ovviamente abbiamo ricevuto risposte: ebbene sì, portano il pigiama!!
L’incontro è stata una parola chiave anche perché ha caratterizzato ogni minuto di convivenza con i nostri amici, dal momento in cui ci svegliavamo all’istante in cui andavamo a dormire.
Ci aiutavamo nello studio, insieme abbiamo scherzato e riso fino alle lacrime ripensando a momenti passati o a nuove avventure da affrontare, abbiamo cantato e ascoltato la musica la mattina, una sveglia davvero efficace e piacevole che pero precedeva una lunga fila per andare al bagno e molte interrogazioni che ci aspettavano. Sembrerà strano ma le stesse interrogazioni venivano affrontate meglio, con il sorriso e d erano un simpatico argomento da trattare a pranzo, momento in cui ognuno raccontava la propria mattinata. Insomma ci siamo divertiti, siamo stati davvero bene insieme, abbiamo riflettuto, abbiamo riso, ci siamo commossi, abbiamo avuto una grande possibilità, quella di arricchirci, quella di incontrarci!
Il tutto grazie ad un gruppo di amici, un gruppo di persone che credono in quello che fanno, che gioiscono nel farlo, nello stare con altri giovani per trasmettere qualcosa di più grande che poco a poco cresce e si svela a noi stessi animatori che cerchiamo di vivere la scuola secondo gli insegnamenti di Don Bosco attraverso una presenza fondamentale, un accompagnatore e un confidente, un ragazzo che ci ha regalato la sua stessa storia, che ogni giorno ci dona un’esperienza con gli occhi stessi del nostro Padre Don Bosco! Ringraziamo quindi Francesco Galante per averci dato nuovamente questa occasione, per aver portato avanti un progetto il cui germoglio era già stato piantato lo scorso anno, per essere con noi ogni giorno, presente.
Un grazie va anche alle persone che hanno vissuto con noi, Vincenzo ed Anna, il papà e la mamma del nostro don Flaviano, che ci hanno fatto da genitori, preoccupandosi del pranzo e della cena, assicurandoci sempre un sorriso.
Inoltre è stato un piacere poter accogliere alcuni professori che hanno cenato con noi, con i quali abbiano riso e trascorso una serata in allegria.
Che altro dire?? Posso solo definire questi giorni particolari e incisivi per dei giovani, che andandosene via con le valigie alla fine della settimana, hanno raccolto ricordi, emozioni, scherzi e serenità per aver deciso di esserci, per aver ascoltato, per aver INCONTRATO!

Ilaria Piampiani

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